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Capodanno a Napoli: cosa fare e dove andare per brindare al nuovo anno

Festeggiare il nuovo anno e ripartire con il piede giusto: ecco qualche idea originale per brindare al nuovo anno nel capoluogo partenopeo

Capodanno a Napoli: tutta una festa

A Napoli il Capodanno è una grande festa all’aperto. Per le strade del centro, in piazza del Plebiscito, dove si tiene il concertone e alla mezzanotte del 31 via verso Castel dell’Ovo per salutare il nuovo anno con un incredibile spettacolo di fuochi d’artificio.

La festa continua, fino all’alba del giorno seguente, sul lungomare di Napoli, da Mergellina al Borgo Marinari dove saranno allestiti cinque palchi tra via Caracciolo e via Partenope che accoglieranno artisti, band e discoteche all’aperto.

Alla rotonda Diaz invece ci sarà il tradizionale appuntamento con i temerari che si tufferanno nelle acque del Golfo per salutare il nuovo anno.

Un must per coloro che il 31 vogliono passarlo in un club è l’Arenile di Bagnoli: qui ogni anno il capodanno napoletano si celebra con una festa indimenticabile. 

Per un cenone con party, il consiglio è  il Teatro Posillipo che organizza ogni anno un veglione con cena e discoteca dopo la mezzanotte.

L’alternativa a cene e feste è il Teatro San Carlo con il meraviglioso spettacolo de Lo Schiaccianoci di Čajkovskij.

Natale a Napoli 2019

Voglia ‘e turna’ – La città di chi parte, di chi torna… e di chi ha voglia di tornare.
6 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020

Ha inizio il Natale a Napoli. La città si veste di luci. Mostre d’arte di grande interesse arricchiscono i luoghi della cultura. Musica, teatro, performance, eventi compongono una agenda fittissima, dimostrazione plastica di una città in costante ed incontenibile fermento.

Il programma dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo per queste festività di Natale e di fine anno è dedicato non solo ai napoletani residenti in città ed alle migliaia di turisti che da ogni parte del mondo affolleranno le nostre strade e le nostre piazze, ma anche a tutte quelle napoletane e quei napoletani che sono dovuti andar via e che durante il periodo natalizio ritornano a casa.

Il rapporto Svimez di quest’anno ci ha restituito un dato davvero sconcertante. Dal duemila ad oggi sono più di due milioni le persone che hanno lasciato il mezzogiorno. Una emigrazione che nella stragrande maggioranza dei casi è di necessità e non volontaria.

Leggendo però gli stessi dati e traducendo questi numeri in storie, biografie, vite, osserviamo ogni anno, durante le feste, la nostra città moltiplicare la sua popolazione e viviamo queste giornate come una occasione collettiva di ricongiungimento, di ricostruzione di una comunità nomade.

Ed è questa comunità, insieme con i tantissimi turisti, a vivere tutta insieme la proposta culturale della città.

Per questo l’invito è per tutte e tutti ad incontrarci a Napoli, a riscoprirne insieme la bellezza, ad attraversarla rispettandola, ad apprezzare l’atmosfera unica di una città che, proprio in questo giorni, ci mostra il suo volto migliore.

Comunicato stampa (65.46 KB)

Programma

Sacro Sud – anime salve 2.0 (42.26 KB)
Settecento napoletano (29.42 KB)
Le rassegne (128.88 KB)
Musei e Mostre (58.05 KB)
Dalla città (61.87 KB)
Visite guidate (49.22 KB)
DBase Opere Street Art Napoli_ANM (77.53 KB)

Clicca qui per scoprire la tradizione pasticciera napoletana per le feste di Natale!

Stazioni dell’arte della Metropolitana di Napoli.

L’amministrazione comunale ha trasformato le semplici e poco attraenti fermate della Metropolitana di Napoli in luoghi affascinanti dove i cittadini possono incontrare l’arte contemporanea mentre usufruiscono del servizio pubblico. Gli spazi interni della Linea 1 e della Linea 6 accolgono circa 200 opere realizzate da 100 artisti contemporanei, trasformando ogni fermata metropolitana in un percorso espositivo aperto. Un museo distribuito sull’intera area urbana che permette al territorio di acquistare un nuovo valore e fama internazionale.

Nel 2012, la stazione Toledo fu eletta dal quotidiano The Daily Telegraph come “Stazione metro più bella d’Europa”, strappando il primo posto alla fermata Komsomolskaya della metro di Mosca. Riconosciuta anche la bellezza della fermata di Materdei che si posizionò al 13° posto della classifica.

Informazioni sulle visite guidate

Nel mese di luglio è partito “Metro Art Focus Tour“, il nuovo appuntamento per scoprire le stazioni dell’arte della rete metropolitana di Napoli. Le visite si fermano per agosto e nel mese di settembre arriverà una nuova programmazione. Per informazioni su visite e attività didattiche scrivere all’email infoarte@anm.it.

Vademecum comportamentale

Al fine di agevolare lo svolgimento della visita alle “stazioni dell’arte” e la contemporanea necessità di assicurare la regolare circolazione dei treni e dei passeggeri del servizio metropolitano, si devono osservare le seguenti regole:

  • Non è consentito sostare e/o intralciare la circolazione dei passeggeri ostruendo o limitando il passaggio lungo le vie di transito quali, varchi di accesso (tornelli), scale fisse, scale mobili, ascensori, tapis roulant, montascale, percorsi per ipovedenti, etc.
  • Non è consentito sostare e/o intralciare gli accessi a locali tecnici e/o ad attrezzature di emergenza.
  • E’ assolutamente vietato toccare le opere d’arte presenti in stazione
  • E’ assolutamente vietato appoggiarsi alle opere d’arte o appoggiare qualsiasi oggetto (zaini, borse, ombrelli, etc.) che potrebbe arrecare danni, sanzionabili ai sensi delle leggi vigenti in materia.
  • Non è consentito fare e divulgare fotografie e/o riprese audiovisive per usi diversi da fini privati, nel rispetto della normativa vigente in materia di tutela del diritto d’autore e della privacy.
  • E’ assolutamente vietato, ai fini della sicurezza della circolazione dei treni, usare il flash in caso di fotografie effettuate in banchina.

Si ricorda che l’accesso alle stazioni è consentito solo ai possessori di regolare titolo di viaggio.

Sul fiordo di Furore, la zip line con vista sulla Costiera Amalfitana

Lanciarsi nel vuoto, ben imbracati, per un volo d’angelo dalla montagna al mare.

Una emozionante zip line, che conduce dalla verdeggiante montagna al blu profondo del mare, in un viaggio tra brivido e meraviglia.

Un rapido ma emozionante viaggio, non via mare, come di consueto, bensì librandosi in aria. Un’avventura da brividi, di certo non per cuori pavidi, che consente di lanciarsi a volo d’angelo sulla spettacolare gola del Fiordo.

A patto di trovare il necessario coraggio, ci si ritroverà a volare dalle alture verdeggianti fino al mare della Costiera Amalfitana. Il tutto si svolge in totale sicurezza, anche se questa consapevolezza non porta di certo minori brividi lungo la schiena. Chiunque volesse provare avrà attorno al corpo un’apposita imbracatura, attaccata al lungo cavo in acciaio che mette in collegamento i due promontori.

La partenza è prevista presso Schiato, a Furore. In questa zona è possibile prendersi il proprio tempo prima di lanciarsi, andando alla scoperta della natura circostante, così come rilassandosi nell’area relax allestita a Punta Tavola, a Conca dei Marini.

Ci si ritrova a circa 100 metri d’altezza, lì dove il brivido incontra lo stupore, ammirando il verde intorno che si contrappone al blu profondo delle acque in lontananza. Un servizio che prevede anche una navetta, così da consentire a tutti di raggiungere l’area di lancio il più comodamente possibile. I più coraggiosi potranno inoltre lanciarsi nel vuoto anche di sera, per aggiungere suggestione a questo gesto da veri temerari.

Un nuovo riconoscimento per Interno16HolidayHome

Da oggi siamo Partner Premium di HomeAway, azienda statunitense leader mondiale per gli affitti di casa vacanza.

I Partner Premium sono proprietari che offrono le migliori esperienze ai loro viaggiatori all’interno della piattaforma HomeAway. I Partner Premium si impegnano offrire ai viaggiatori un’esperienza straordinaria, pubblicando contenuti di alta qualità, accettando le prenotazioni, avendone cura e applicando tariffe competitive e che ricevono anche recensioni eccellenti dai loro ospiti.

Grazie a tutti i nostri ospiti della famiglia HomeAway!

Napoli balla con Roberto Bolle: arriva “On dance”

Due giorni di danza. Quattordici lezioni gratuite aperte a tutte le età, dalla classica alla moderna, dal tango all’hip hop passando per le lezioni dedicate ai più piccoli. Appuntamento il 18 e il 19 maggio con On Dance, l’evento dedicato alla danza lanciato da Roberto Bolle.

Napoli mi ha sempre ricoperto di affetto ed entusiasmo. E’ una città molto bella e mi sembrava giusto tornarci.

PROGRAMMA ONDANCE | NAPOLI 2019

OPENCLASS

Due giorni di danze. 14 lezioni gratuite aperte a tutte le età, dalla classica alla moderna, dal tango all’hip hop passando per le lezioni dedicate ai più piccoli. Dalle 9 di mattina alle 8 di sera i Maestri di OnDance si alterneranno sulla pedana del Lungomare di Piazza Vittoria per dare vita alla scuola di danze più esclusiva della città!

QUANDO: 18-19 MAGGIO, DALLE 9.00 ALLE 20.00
DOVE: LUNGO MARE DI PIAZZA VITTORIA
EVENTO GRATUITO APERTO A TUTTI FINO AL RAGGIUNGIMENTO DEL NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI PER OGNI LEZIONE, STABILITO IN BASE ALLE ESIGENZE DELL’INSEGNANTE ED ALL’AGIBILITÀ DELLO SPAZIO.

RED BULL DANCE YOUR STYLE

Qualifier per aggiudicarsi gli ultimi due posti disponibili per partecipare alla National Final del Red Bull Dance Your Style, un evento dal format unico: sfide 1 vs 1, che vedono protagonisti ballerini e ballerine di tutte le discipline della Street Dance (Hip Hop, House, Locking, Popping, Waacking, Vogueing).

I ballerini improvviseranno le loro migliori performance sulla base di grandi successi pop, rock e funk selezionati a sorpresa dal deejay e il pubblico sarà l’unico giudice della gara.

QUANDO: SABATO 18 MAGGIO 2019,  DALLE 18:00 ALLE 20:00
DOVE: PIAZZA DANTE
EVENTO GRATUITO APERTO A TUTTI

SWING SOCIAL DANCE NIGHT

Per una sera Napoli torna negli anni ’30 con una serata Swing in pieno stile proibizionismo. Tutti gli appassionati napoletani sono invitati a venire a ballare nell’esclusiva cornice della Piazza del Municipio, con musica dal vivo e performer professionisti e a lanciarsi insieme in uno scatenato Lindy Hop accompagnati dalla Uanema Orchestra.

La serata è organizzata in collaborazione con Swinging’Napoli.

QUANDO: SABATO 18 MAGGIO, DALLE 21:00 ALLE 23:00
DOVE: PIAZZA DEL MUNICIPIO
DRESS CODE: ANNI 20’-30’ IN PURO STILE LINDY HOP
EVENTO GRATUITO APERTO A TUTTI

TANGO BAILE SOCIAL

Il cortile del Maschio Angioino si trasforma per una sera nella milonga più esclusiva della città per una magica serata di Tango. Un “baile social” per il popolo tanguero, un ballo di coppia, intimo e condiviso, intenso e gioioso, al quale verranno inviati ballerini professionisti e non. Una milonga  sotto le stelle dedicata alla danza più elegante, sulle note scelte da un esperto musicalizador.

La serata è organizzata in collaborazione con MargheriTango.

Performer: Matilde Beccaria e Dennys Fernandez

Musicalizador: El Climax TdJ

QUANDO: SABATO 18 MAGGIO, DALLE 22.00
DOVE: MASCHIO ANGIOINO
DRESS CODE: SAI QUEL BELLISSIMO VESTITO DA TANGO NELL’ARMADIO? QUELLO!
EVENTO GRATUITO APERTO AI PRIMI 400, NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI DATO DALLA CAPIENZA DELLA LOCATION.
CHI PRIMA ARRIVA, MEGLIO BALLA!

FINAL SHOW

Lo Spettacolo Finale di OnDance verrà ospitato sul prestigioso palco dell’Arena Flegrea. Stelle della danza, grandi artisti, ospiti internazionali invitati da Roberto Bolle ad unirsi a lui in uno show unico.

Un grande spettacolo di danza, musica e divertimento!
E per la prima volta sullo stesso palco, Andrea Bocelli, Stefano Bollani e Roberto Bolle!

I biglietti per il Final Show all’Arena Flegrea sono disponibili ora sul sito www.arenaflegrea.com, su  www.etes.it e in tutti gli ETES point

Il valore del biglietto è di Eur 5 cad. e sarà interamente devoluto all’Associazione Annalisa Durante a Forcella a sostegno di alcuni dei loro progetti.

QUANDO: DOMENICA 19 MAGGIO ORE 21:30
DOVE: ARENA FLEGREA

Planta il giardino e non solo. VII edizione 2019 – 3, 4 e 5 Maggio

La VII edizione di “Planta, il giardino e non solo” si terrà dal 3 al 5 Maggio 2019 negli spazi del Real Orto Botanico di Napoli. La Mostra Mercato dedicata al florovivaismo di qualità, alle piante ed ai fiori di stagione, alle sementi esclusive, alle rarità botaniche ed alle essenze esotiche, ai prodotti dell’orto e del frutteto, alle cesterie ed alle attrezzature per il giardino, torna a colorare di Verde la città partenopea. Incontri tematici, presentazioni di libri, laboratori didattici, kermesse artistiche e musicali caratterizzeranno i tre giorni dell’evento. Previste speciali sessioni aperte ai più piccoli per far conoscere loro i segreti della Botanica. Ricco anche quest’anno l’elenco degli espositori coinvolti, selezionati tra coloro che si sono distinti per le collezioni di piante insolite o particolari. Un appuntamento molto atteso tra gli appassionati del verde per conoscere in maggior dettaglio le novità del vivaismo ornamentale e le nuove tendenze di “fare giardino”. 

Ingresso gratuito.

Info: 081/2533927/2533922/2537548; eventiobn@unina.it

Orto Botanico, Via Foria, 223 Napoli – www.ortobotanico.unina.it

25esima edizione del Maggio dei Monumenti

“Il diritto alla felicità. Filangieri e il ‘700 dei Lumi”

Dal 25 aprile al 2 giugno 2019

In occasione del 220esimo anniversario dei moti rivoluzionari del 1799 di cui Gaetano Filangieri, il suo pensiero e la sua opera furono ispirazione e premessa fondamentale, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli dedica la 25esima edizione del Maggio dei Monumenti al tema “Il diritto alla felicità. Filangieri e il ‘700 dei Lumi”.
Gaetano Filangieri (1753 – 1788) fu uno dei massimi giuristi e pensatori dell’Illuminismo. Con la sua opera principale, La Scienza della Legislazione, auspicò, attraverso una riforma generale della legislazione, la realizzazione dello sviluppo socio-economico degli Stati, della pace e della ”pubblica felicità”, innnovando in senso moderno la filosofia del diritto.
Il programma del Maggio è frutto di un lavoro interistituzionale con i più importanti enti culturali della città: l’Università degli studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Institut Français di Napoli, la Biblioteca Nazionale di Napoli, il Teatro di San Carlo, l’Istituto Italiano per gli Studi Storici “Benedetto Croce”, la Società Napoletana di Storia Patria, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli, il Museo Civico Filangieri di Napoli, Palazzo Zevallos di Stigliano, il Certame Vichiano tra gli altri.

Il programma si articolerà in una serie di iniziative: reading, concerti, spettacoli teatrali e di guarattelle, conferenze, mostre, convegni e visite guidate.
Dal 17 al 19 maggio avrà luogo la terza edizione della manifestazione PORTO APERTO, una collaborazione tra le Autorità portuali di Castellammare di Stabia, Salerno e Napoli. La giornata di chiusura sarà incentrata sul Porto di Napoli, con visite guidate via mare e in bus nel corso della mattina ed eventi musicali di grande rilievo nella serata a partire dalle ore 19.30 Darsena Acton – Live Music, The Caponi Brothers, Sossio Banda, Marina Bruno e Di Capua tra i nomi d’eccezione.

Per celebrare il XXV anniversario della manifestazione l’immagine guida della campagna grafica è stata realizzata dall’artista di fama internazionale Ernest Pignon-Ernest, presente in città con una mostra dal titolo Extases, nella chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.
L’artista ha poi generosamente lavorato al progetto grafico della manifestazione con gli allievi del primo biennio del corso di Design per la Comunicazione pubblica dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli guidato dalla professoressa Enrica D’Aguanno.

Ernest Pignon-Ernest è inoltre l’ideatore e il testimonial della prima campagna antimbrattamento promossa dal tavolo interassessorile per la creatività urbana del Comune di Napoli a tutela del patrimonio storico artistico cittadino. La campagna promuove il messaggio “Un muro imbrattato è un volto ferito” ed è un appassionato omaggio dell’artista francese alla città che tanto lo ha ispirato nel corso della sua produzione artistica.

Il diritto alla felicità deve essere soprattutto dei bambini.
Prologo di questo Maggio sarà il concerto l’Orchestra Scarlatti Junior (112 elementi tra gli 11 e i 20 anni di età,) all’Auditorium D. Scarlatti della RAI di Napoli questa sera mercoledì 24 aprile. Un evento sinfonico ricco di emozioni, energia e giovialità con musiche di G. Bizet, J. Sibelius, V. Monti, R. Schumann, E. Morricone, A. Piazzolla, B. Persico diretto dai Maestri Gaetano Russo e Bruno Persico a cura della Nuova Orchestra Scarlatti.

Domenica 28 aprile sarà aperta invece ad opera del maestro guarattellaro Bruno Leone la prima ‘Casa delle Guarattelle Nunzio Zampella‘ in vico Pazzariello 15 con una programmazione di spettacoli di guarattelle per tutto il mese di maggio con la presenza di grandi ospiti come Tonino Taiuti, Mimmo Cuticchio, Ibrahim Drabo o il maestro Romeo Barbaro.

Ancora musica con i giovani de LA DIGESTION – musica ascoltata raramente al Maschio Angioino con un festival su musica e medicina dal titolo Musica Sanae.

Quest’anno la Liberazione coincide con l’apertura del Maggio dei Monumenti. Il 25 aprile.
La Napoli antifascista_”Il diritto di parlare e il dovere di rispondere.”
In migliaia di copie sarà stampato e distribuito negli spazi della cultura del Comune e nelle librerie il Manifesto degli Intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce e pubblicato il 1° maggio 1925. “(Con quel Manifesto )…Stava insomma, nascendo un nuovo Benedetto Croce, persino un nuovo filosofo che, per molti aspetti importanti, correggeva il vecchio”. Norberto Bobbio (Profilo ideologico del Novecento). Alle 10.00 dall’Assessore Daniele e da rappresentanti dell’Anpi e dell’Istituto Campano della Storia della Resistenza saranno deposti fasci di fiori presso le lapidi in onore di Giovanni Amendola, Matilde Serao e Roberto Bracco firmatari del Manifesto Antifascista e all’Istituto Croce. Dalle 10.15 il sindaco di Napoli Luigi de Magistris interverrà alla cerimonia di deposizione di corone, in onore dei Caduti al Mausoleo di Posillipo, poi al Monumento Salvo D’Acquisto. Dopo le celebrazioni istituzionali dalle 11.30, nella sala dei Baroni al Maschio Angioino, una staffetta di artisti, intellettuali e personalità del mondo della cultura racconterà il ‘proprio senso’ del 25 aprile con interventi musicali del duo Ebbanesis, Roberto Colella (La Maschera) e di Dario Sansone (Foja). Quest’anno i festeggiamenti del 25 aprile proseguiranno grazie all’attività del tavolo interistituzionale che si occupa delle celebrazioni promuovendo una serie di incontri con personalità cittadine che hanno giurato sulla Costituzione e che racconteranno il significato di questo giuramento, tra questi sono stati invitati ex Presidenti Emeriti e componenti della Corte Costituzionale, Magistrati, Alti Funzionari dello Stato ecc.

Tornando al tema specifico del Maggio si segnalano:
la mostra bibliografica e iconografica “Il diritto alla felicità. La stagione delle riforme” nel Regno di Napoli che inaugura il 1° maggio alla Biblioteca Nazionale; quella didattica e documentaria “Gaetano Filangieri. Lo Stato secondo ragione” nel Maschio Angioino a cura dell’Istituto italiano per gli studi filosofici che promuove tra l’altro anche lezioni e visite guidate sul tema nella sede dell’istituto in Palazzo Serra di Cassano; i percorsi tematici in Palazzo Zevallos Stigliano “Felicità ambita. Immagini pubbliche e private del Settecento napoletano” in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”; il ciclo di lezioni su Gaetano Filangieri condotte dal prof. Gerardo Ruggiero a cura della Società Napoletana di Storia Patria; la minirassegna teatrale “I Colori della Felicità” con spettacoli tratti da classici della letteratura nel Chiostro del Convento di San Domenico Maggiore a cura dell’Associazione Culturale Il Pozzo e il Pendolo; i concerti di musica del Settecento “XXI Festival Pianistico; Il ‘700: il classicismo, la nascita delle forme e i suoi sviluppi” a cura dell’associazione Napolinova; la lettura teatralizzata “Voglio essere felice” a cura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; le lezioni nelle scuole “Felicità pubblica, felicità privata: un dibattito settecentesco” a cura dell’Istituto italiano per gli studi storici; il convegno all’Institut français Napoli “Alla ricerca della felicità”; gli incontri tra parole, musica e immagini “La felicità a Napoli: Goethe incontra Filangieri” con letture di Enzo Salomone a cura del Certamen Vichiano che si svolgeranno tra il Maschio Angioino e la Sala Ichos San Giovanni a Teduccio; lo spettacolo teatrale “Eleonora Pimentel Fonseca, con civica espansione di cuore” nell’ambito della rassegna Montedidio Racconta, scritto e diretto da Riccardo De Luca, con Annalisa Renzulli; gli appuntamenti al Museo di Capodimonte sull’”Itinerario alla scoperta della Felicità”; il convegno al Museo Filangieri dal titolo “Napoli capitale della cultura europea: la modernità del pensiero” su Filangieri e Della Porta a cura dell’Accademia Filangieri-Della Porta; i concerti del Concerto del Coro Universitario “Joseph Grima” “La ricerca della felicità è anche nella musica che parte da Napoli”.

Maggio è ormai un mese in cui l’offerta culturale e turistica raggiunge uno dei suoi punti più alti; ed è a maggio che si svolgono numerosi eventi molto importanti per la città, i cittadini e i turisti.
Per la prima volta approda a Napoli, nel weekend del 18 e 19 maggio, “OnDance – Accendiamo la Danza”, la grande festa della danza voluta e organizzata dalla star internazionale del balletto Roberto Bolle. Una due giorni di eventi gratuiti pensati e voluti per il capoluogo campano che sempre tanto affetto ha dimostrato all’Étoile. Open class, serate di danze sotto le stelle, incontri e show con ospiti di caratura internazionale per un appuntamento imperdibile per gli appassionati della danza, ma anche per curiosi e neofiti.
L’11 maggio al Maschio Angioino ci sarà il concerto “Suspiro” del trio Suonno D’Ajere, ensemble che nel nome, evoca il singolo omonimo realizzato da Pino Daniele nel disco d’esordio Terra mia (1977), composto da Irene Scarpato (canto), Marcello Smigliante Gentile (mandolino.mandola.mandoloncello) e Gian Marco Libeccio (chitarra classica). Sarà reinterpretata la canzone napoletana, quale ideale punto di connessione tra il classicismo mediterraneo e la ostinata ricerca di essere contemporanei, proponendo brani meno diffusi, se non inesplorati, con la volontà irremovibile di restituire dignità e spessore a questa tradizione, slegandola dall’immagine di vetrina e cercandone l’intimità e l’essenza contemporanea.
Dopo la musica il teatro d’eccellenza nel succorpo vanvitelliano della Real Casa Santa dell’Annunziata con la rassegna “Tutto il mondo è palcoscenico” dedicata all’arte e alla figura di William Shakespeare, per la direzione artistica di Gianmarco Cesario. Roberto Azzurro sarà di scena al Succorpo dell’Annunziata l’11 maggio con Scarrafunera e il 3 maggio aprirà, con La ballata del carcere di Reading, la tre giorni di teatro e musica a cura dell’Associazione Wunderkammer al Cimitero delle Fontanelle.

Nel Maggio trovano spazio ormai come da tradizione le bande dei corpi militari. Il 3 maggio all’Auditorium RAI si terrà lo “Spring concert”,a cura della Banda delle Forze Navali USA in Europa in collaborazione con il coro That’s Napoli Live Show; mentre il 6 nella Sala Scarlatti del Conservatorio di San Pietro a Majella ci sarà il concerto della Banda Musicale dell’Esercito.

Cuore della manifestazione primaverile, anche quest’anno, sono le numerose visite guidate che attraverseranno la città in lungo e largo alla scoperta e riscoperta della sua bellezza e dei suoi tesori. Un focus particolare sarà dedicato alla felicità, a Gaetano Filangieri, alla sua opera, ai suoi luoghi, alla sua storia e al Settecento. Sempre presente anche il programma di visite guidate condotte dalle scuole cittadine coordinate dalla storica Fondazione Napoli 99.

La città offre inoltre, in questo momento storico, le più belle mostre di sempre: al Pan gli ultimi giorni di “Escher”, “Muhammad Ali”, “L’Ironia del Sindaco artista. Disegni di Maurizio Valenzi” e la retrospettiva di Elio Washimps; nel Convento di San Domenico Maggiore “Transvantgarbage. Terre dei Fuochi e di Nessuno” mostra fotografica di Marisa Laurito; al Museo di Capodimonte “Caravaggio. Napoli”; al MANN “Canova e l’antico”; nella Basilica della Pietrasanta “Chagall. Sogno d’amore”; nella Cappella Palatina a Maschio Angioino “Crisi e Rinascita” di Marco Campanella; nella chiesa del Purgatorio ad Arco “Extases” di Ernest Pignon-Ernest; al Museo Filangieri “Un secolo di furore – I caravaggisti del Filangieri” tra le altre…

Ancora numerosi sono gli appuntamenti che la città e i suoi operatori culturali, a cui va il nostro ringraziamento, offrono per questo mese di arte e cultura. Solo per citarne alcuni ricordiamo il Maggio musicale, concerti di musica classica per la direzione artistica di Michele Campanella in Villa Pignatelli, THAT’S NAPOLI LIVE SHOW, il programma di concerti del Coro della città di Napoli, tutte le domeniche nella Chiesa di San Potito.

Il programma completo e aggiornato delle iniziative è disponibile on line sul sito del Comune www.comune.napoli.it.


Programmi

1. Il diritto alla felicità. Filangieri e il ‘700 dei Lumi (agg. al 26/04/2019) 

2. Visite guidate (agg. al 26/04/2019)

3. Maggio 2019 – Il Maggio luoghi della cultura  

4. Mostre d’arte 


Ernest Pignon-Ernest. Manifesto d’artista maggio dei monumenti 2019 (65.51 KB)

Pastiera napoletana. La ricetta!

La pastiera è un dolce tradizionale composto da una pasta frolla elastica ma friabile e un ripieno cremoso a base di ricotta grano. Un tempo era preparata tra l‘Epifania e la Pasqua, il periodo migliore per questi due ingredienti principali. La versione più conosciuta è sicuramente quella napoletana, che scoprite in questa golosa ricetta spiegata passo per passo.

INGREDIENTI

PER LA PASTA FROLLA:
• 350 g di farina
• 175 g di burro o strutto
• 140 g di zucchero
• 2 uova intere
• scorza di 1 arancia
PER IL RIPIENO:
• 350 g di ricotta vaccina
• 250 g di zucchero
• 300 g di grano precotto
• 200 ml di latte
• 2 uova intere
• 1 tuorlo
• 150 g di canditi (cedro e arancia)
• 2 cucchiaini di acqua di fiori d’arancio
• scorza di 2 arance
• scorza di 1 limone
• 1 pizzico di sale

INTRODUZIONE

La frolla, preparata con strutto o burro, è friabile ed elastica e la crema all’interno è un perfetto equilibrio di dolcezza e aromi; per la preparazione della pastiera napoletana, inoltre, si utilizzano sempre limone e arancia, e a piacere un pizzico di cannella.

La ricetta originale prevede inoltre sia il grano che i canditi a pezzetti ma, volendo, potete frullare il ripieno creando così una crema liscia e ugualmente buona. Se poi volete leggermente allontanarvi dalla tradizione, aggiungete qualche goccia di cioccolato all’interno. In ogni caso otterrete un concentrato di sapore, perfetto per ogni momento della giornata!

PREPARAZIONE

1

Cuocete il grano con latte, scorza di 1 arancia e 1 cucchiaio di zucchero. Mescolate continuamente finché il latte non si sarà completamente assorbito. Lasciate raffreddare. In una ciotola capiente, lavorate la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere un composto morbido e senza grumi.

2

Aggiungete le uova, il tuorlo, un pizzico di sale e la scorza grattugiata di 1 arancia e 1 limone. Mescolate con un mestolo di legno. Aggiungete anche i canditi a cubetti piccoli e l’acqua di fiori d’arancio.

3

Infine, unite il grano freddo e mescolate fino ad ottenere una crema omogenea. Lasciate riposare in frigo. Intanto, preparate la pasta frolla: lavorate burro (o strutto) e zucchero, quindi unite le uova con la scorza d’arancia e successivamente la farina. Impastate fino ad ottenere un panetto compatto, quindi avvolgetelo nella pellicola e riponete in frigo.

4

Appena la pasta frolla sarà ben fredda, stendetene 2/3 e rivestite una tortiera antiaderente. Con le dosi riportate, potete utilizzare una tortiera più alta di 22 cm, oppure una bassa di 26 cm. Versate il ripieno all’interno, quindi stendete la frolla restante e ricavate delle strisce. Decorate formando dei rombi.

Cuocete la pastiera in forno caldo a 180° per circa 1 ora e 20 minuti.
Sfornatela, fatela raffreddare a temperatura ambiente per 12 ore.



Secondo un’antica leggenda, la sirena Partenope scelse come dimora il golfo di Napoli. Per ringraziarla gli abitanti della città le portarono 7 doni: 
– la farina, simbolo di ricchezza;
–  la ricotta, a rappresentare l’abbondanza;
–  le uova, che richiamano la fertilità; 
– il grano cotto nel latte, come fusione di regno animale e vegetale; 
– i fiori d’arancio, profumo della terra campana; 
– le spezie, omaggio di tutti i popoli;
– lo zucchero, per celebrare la dolcezza del canto della sirena. 

Partenope gradì i doni, ma li mescolò insieme dando vita a un dolce unico e inimitabile: la pastiera, regina indiscussa della nostra Pasqua!

Ecco la grandissima mostra su Antonio Canova a Napoli. Dal Getty all’Ermitage, prestiti in arrivo da tutto il mondo.


Antonio Canova, Le grazie, 1812 -1816 marmo, cm 182 х 103 х 64Ph © Leonard Kheifets, San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage, 2019

È stata appena presentata a Milano l’attesissima mostra Canova e l’Antico in programma dal 28 marzo al 30 giugno 2019 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’inedito percorso, curato da Giuseppe Pavanello, conta importanti prestiti nazionali e internazionali -tra cui l’Ermitage di San Pietroburgo, lo scrigno dove è custodita la più ampia collezione di Canova- e intende riproporre le dinamiche che hanno accompagnato lo sviluppo artistico del massimo esponente del Neoclassicismo.

Storicamente riconosciuto come l’ultimo degli antichi e il primo dei moderni, Antonio Canova (1757-1822) seppe rinnovare la tradizione classica dall’interno, elaborando un linguaggio non convenzionale e rivoluzionario che nello stesso tempo prendeva le mosse dai princìpi dell’arte greca e latina. Imitare e non copiare fu il monito che lo accompagnò per tutta la sua attività che si svolse principalmente tra Venezia, Roma e Napoli. Come si legge dai suoi quaderni di viaggio l’antico «bisognava mandarselo in mente, sperimentandolo nel sangue, sino a farlo diventare naturale come la vita stessa», andava fatto rinascere attraverso un nuovo paradigma espressivo filtrato dalla natura e dalla bellezza eterea ed eterna della classicità. È datato 1780 il primo soggiorno partenopeo di Antonio Canova, un soggiorno che ispirò ulteriormente la sua vocazione, qui infatti ebbe modo di ammirare dal vivo i tesori di Ercolano e Pompei, la cui scoperta avvenne nella seconda metà del secolo costituendo una meta imprescindibile nell’iter di formazione di qualsiasi giovane artista del tempo.


Antonio Canova, Teseo e Piritoo nel tempio di Diana Ortia vedono Diana danzare, fra due danzatrici, davanti al simulacro di Artemide Efesia (Ratto di Elena),1799, Tempera su carta, mm 260 x 395, Possagno, Gypsotheca e Museo Antonio Canova

L’esposizione prende avvio da questo avvenimento, innestando un diretto dialogo, per analogia e opposizione, tra le opere presentate in mostra e l’esposizione permanente del museo dove oggi si conservano i capolavori allora contemplati dal novello Fidia, dalle pitture e sculture ‘ercolanesi’ ai marmi farnesiani. Proprio da questi ultimi per esempio, trasferiti a Napoli per volontà di Ferdinando IV, Canova elaborò le sue più grandi opere, come accadde per l’Amore Farnese, modello per l’Amorino alato Jusupov o il Paride da Capua per il Paride canoviano e il Ritratto di Antonino Pio per l’Imperatore Francesco II abbigliato all’antica, con corazza e clamide.


Antonio Canova, Teseo vincitore del Minotauro, 1781 -1783 gesso, cm 160 x 152 x 90 Possagno, Gypsotheca e Museo Antonio Canova

12 marmi e 110 opere, tra modelli e calchi in gesso, bassorilievi, modellini in terracotta, disegni, dipinti monocromi e tempere, costituiscono il corpus canoviano presentato in mostra grazie a eccezionali prestiti nazionali e internazionali. Provengono direttamente dall’Ermitage di San PietroburgoL’Amorino AlatoL’EbeLa Danzatrice con le mani sui fianchiAmore e Psiche stanti, la testa del Genio della Morte e le celeberrime Tre Grazie, mentre dal Getty Museum di Los Angeles l’Apollo che si incorona e dal Museo Nazionale di KievLa Pace, imponente statua di circa tre metri. Dall’Italia si annoverano, invece, la Maddalena Penitente da Genova, il Paride e la Stele Mellerio dal Museo Civico di Asolo, oltre che i delicatissimi gessi come l’Amorino Campbell e il Perseo Trionfante, entrambi concessi da collezioni private, e il Teseo vincitore del Minotauro e l’Endimione dormiente dalla Gypsotheca di Possagno. Sarà inoltre speciale la presenza di 34 tempere su carta a fondo nero, conservate a Possagno nella casa natale dell’artista, che tanto si richiamo alle pitture pompeiane su sfondo unito, e del gesso del gruppo di Adone e Venere, la cui scultura -oggi inamovibile dal Museo di Ginevra- fu la prima opera di Antonio Canova a giungere a Napoli nel principio del 1795 per acquisto del marchese Francesco Berio, l’arrivo della statua in città provocò un tale affollamento e deliri di entusiasmo che furono costretti a chiudere al pubblico l’entrata al tempietto nel giardino di Palazzo Berio.


Antonio Canova, Tre danzatrici, quella al centro con una ghirlanda sopra il capo, citareda, Marte con Amore in grembo e cop-pia di amorini tedofori (Danza delle Grazie e Venere davanti a Marte), 1799, Tempera su carta, mm 240 x 370, Possagno, Gypsotheca e Museo Antonio Canova

«Il Canova ha avuto il coraggio di non copiare i greci e di inventare una bellezza, come avevano fatto i greci: che dolore per i pedanti! […] Quel grande che a vent’anni non conosceva ancora l’ortografia, ha creato cento statue, trenta delle quali sono capolavori»


Stendhal

Antonio Canova, Ferdinando IV di Borbone re di Napoli (Ferdinando I re delle Due Sicilie), 1800 marmo, cm 360 Napoli, Museo Archeologico Nazionale

Antonio Canova, Paride, 1807 -1812, marmo, cm 200 x 79,5 x 64,5, Asolo, Museo Civico

Informazioni utili

Canova e l’Antico
dal 28 marzo al 30 giugno 2019

MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo 19
80135, Napoli

museoarcheologiconapoli.it
081 4422149