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Green pass, la guida al certificato: ecco i luoghi in cui dovrà essere esibito – AGGIORNATO AL 18 MARZO 2022

Via libera del Cdm al nuovo decreto con il calendario del ritorno alla normalità. Dal 1° maggio il green pass sarà sostanzialmente archiviato.

In quali luoghi e a partire da quando non sarà più necessario il green pass?

Dal 1° aprile non sarà più richiesto nessun tipo di green pass (né base né rafforzato) per per mangiare o consumare un caffè in un tavolo all’aperto così come per le attività sportive, sempre all’aperto. Niente green pass anche per accedere a negozi e attività commerciali, uffici pubblici, poste, banche, musei. Oltre che per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale come metropolitane, autobus o tram (dove però continuerà a essere obbligatoria la mascherina Ffp2). Nessun tipo di green pass negli hotel e nelle strutture ricettive.

Dove e da quando servirà il green pass base?

Dal 1° al 30 aprile sarà sufficiente il green pass base (vaccino, guarigione o tampone negativo) per i trasporti a lunga percorrenza: (aerei, navi, treni Alta velocità e intercity, autobus di linea) e per «la partecipazione del pubblico agli eventi e alle competizioni sportive che si svolgono all’aperto»

Un certificato che ha cambiato in parte la nostra vita. In tempo di covid l’istituzione del green pass del governo ha modificato l’accesso ad alcuni luoghi della nostra quotidianità. A partire dai ristoranti e dai musei. Ma non solo: ci sono molti luoghi che vedono l’obbligo di green pass all’ingresso. Dal 6 Dicembre 2021 esiste il cosiddetto super green pass che spetta ai vaccinati e ai guariti dal Covid-19.

Dove è obbligatorio il super green pass (green pass rafforzato)

Mezzi di trasporto, ristoranti all’aperto, alberghi, fiere.
Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza (allo stato attuale la scadenza è il 31 marzo 2022), si amplia l’uso del Green Pass Rafforzato in zona bianca e gialla a tutte le restanti attività per le quali finora bastava il tampone. Obbligo di vaccinazione (o guarigione) dunque anche per tutti i mezzi di trasporto pubblico (treni, pullman, aerei, tram, metro, bus); alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (battesimi, comunioni, matrimoni); sagre e fiere; congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di sci; piscine, sport di squadra anche all’aperto (come il calcetto); centri culturali, sociali e ricreativi per le attività all’aperto.

I luoghi di cultura
Super green pass obbligatorio all’ingresso per i luoghi di cultura inclusi cinema e teatri. Dovrà essere esibito o in forma cartacea, con il certificato scaricabile in pdf, oppure in forma digitale, con il qr code che può essere custodito nel proprio smartphone. Per luoghi di cultura si intende in particolare i musei di tutta Italia. Napoli e la Campania sono particolarmente interessate a questo, visto che qui ci sono alcune delle strutture museali e dei parchi archeologici più famosi del mondo. Per chi desidera visitare, per esempio, il Museo Archeologico Nazionale o gli scavi archeologici di Pompei sarà obbligatorio esibire il super green pass.

I bambini
I minori di 12 anni non dovranno esibire il green pass in tutti i luoghi in cui invece i maggiori di 12 anni devono esibirlo. Fino ai 12 anni dunque il green pass è un documento facoltativo.

I nostri ospiti
Per soggiornare presso la nostra casa vacanze è necessario quindi il super green pass fino al 31 Marzo 2022. I viaggiatori devono esibire il certificato verde al check-in. Dal 1 Aprile non sarà più richiesto nessun tipo di green pass.

Vuoi saperne di più? Leggi attentamente il sito ufficiale sul green pass.

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I colori di Napoli

Diverse sono le ipotesi che spiegherebbero la provenienza e il significato dei colori della bandiera napoletana, ce ne sono tre che sono le più accreditate e le più care al popolo partenopeo.

La prima è quella secondo cui il rosso e l’oro sarebbero il simbolo del culto pagano del sole e della luna. Secondo questa tesi il loro utilizzo risalirebbe almeno ai primi secoli del cristianesimo, quando il popolo era ancora molto legato ai vecchi culti pagani.

La seconda ipotesi fa invece risalire l’origine della bandiera al 324 d.c. anno in cui l’imperatore Costantino entrò in città insieme alla madre Elena; a quanto pare i vessilli del popolo in festa avevano proprio quei colori.

Secondo la terza ipotesi, infine, con bandiere in rosso e oro si celebravano le vittorie militari di Napoli ai tempi del Ducato indipendente, tra il 755 e il 1027.

Il gonfalone della città.

L’unica certezza è che la bandiera di Napoli non è mai scomparsa del tutto. I suoi colori sono rimasti intatti a partire almeno dal 1325, anno a cui risale una pergamena dove viene rappresentato il blasone della città appunto in rosso e oro.

In araldica l’oro simboleggia il sole, rappresenta la forza, la costanza e la ricchezza; il colore rosso simboleggia il fuoco, rappresenta il valore della giustizia e dell’amor di Dio, ed è il più nobile di tutti i colori.

Il logo moderno della Città di Napoli.

Oltre 100 Ferrari da tutto il mondo in Campania

Saranno più di 100 le Ferrari che da tutto il mondo si daranno appuntamento in Campania per l’ottava edizione della Ferrari Cavalcade.
L’evento offre alla clientela di Ferrari delle esperienze di guida uniche, lungo percorsi di grande fascino che permettono di apprezzare appieno le performance delle vetture contemporanee della Casa.
Oltre 200 collezionisti e appassionati compongono gli equipaggi provenienti da più 20 Paesi di tutto il mondo, con una grande rappresentanza di Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, e con numerosi partecipanti anche dell’Estremo Oriente, Nuova Zelanda e Australia. Numeri che rispecchiano l’attrazione senza confini del marchio di Maranello.

Attende questo parterre internazionale un viaggio quanto mai ricco di sorprese e una varietà di paesaggi che solo il territorio campano può regalare. Alla guida della propria Ferrari i partecipanti potranno esplorare gli inconfondibili panorami della costiera amalfitana e dell’entroterra campano, dal Parco del Partenio alle pendici del Vesuvio.

Il tour inizierà martedì 18 giugno con una visita alla città di Benevento, dove le Ferrari potranno essere ammirate in Corso Garibaldi dalle ore 13. Il giorno seguente dalle 13:30 le vetture si disporranno sul lungomare di Salerno, prima di percorrere i tornanti della Costiera fino a Sorrento, dove sono attese in Corso Italia dalle 19:00. Il 20 giugno faranno da cornice alla Cavalcade la Reggia di Caserta, davanti alla quale i modelli del Cavallino Rampante si schiereranno verso le 10:30, e il centro di Napoli, con una sosta in Piazza del Plebiscito dalle 14:30. La quarta ultima giornata del tour, venerdì 21, sarà dedicata a uno dei gioielli del Golfo, con una sfilata di vetture da Capri ad Anacapri alle ore 19:00.

Un programma d’eccezione e un grande spettacolo non solo per i proprietari delle Ferrari ma per tutti i cittadini e turisti, che lega la Casa automobilistica più famosa al mondo a questi luoghi simbolo della bellezza italiana.
“Vogliamo accostare il brand Ferrari alle bellezze della Campania – ha detto Alessandro Cellamare, responsabile eventi della Ferrari – Sarà l’occasione per i nostri clienti di vedere territori che non avrebbero visitato. Non è solo evento Ferrari, ma del territorio. Un convoglio che si muove tutti i giorni in Campania e che, in media, percorrerà ogni giorno 800 chilometri”.

Per Luigi Raia dell’Agenzia regionale per il Turismo, l’evento Ferrari porterà benefici, in termini economici e di ricaduta di immagine, positivi per tutta la Campania. “Il turismo ne beneficerà – ha concluso – La Regione, dal canto suo, sta profondendo ogni sforzo affinché il Pil turistico cresca ancora”.