L’imperdibile concerto in piazza Plebiscito, ma anche teatro musica e arte, sono davvero tante le opportunità per festeggiare il nuovo anno a Napoli
Il tradizionale concerto di Capodanno
Il tradizionale concerto di Capodanno si terrà in piazza del Plebiscito, dalle 21.30, fino allo scoccare della mezzanotte. Presenti Peppe Iodice e a seguire Peppino Di Capri, Lina Sastri e Franco Ricciardi. Dopo il brindisi di mezzanotte ci sarà il Dj set sul lungomare di via Caracciolo.
Tributo a Pino Daniele
Il 29 Dicembre presso la Galleria Umberto I si terrà un omaggio al grande artista Pino Daniele, da parte del figlio Alex Daniele, con installazioni audiovisive ed esibizioni di artisti emergenti che interpreteranno le canzoni dell’album Nero a Metà. La stessa sera sarà assegnato il Premio Nazionale delle arti con i Conservatori e le Accademia di Belle Arti Italiani.
Artisti di strada per le vie della città
Il 30 e 31 dicembre in città si terranno numerosi eventi con artisti di strada, arti performative, performance di musica e recitazione. Per venerdì 30 è previsto il concerto di Rkomi, mentre il 31, al Palavesuvio a Ponticelli, si esibirà l’orchestra Scarlatti Young.
Don Juan in Soho al teatro Bellini
Al teatro Bellini il 31 dicembre andrà in scena Don Juan in Soho. La commedia ripercorre la vita di un dj spregiudicato cresciuto nel quartiere di Soho. L’inizio dell’evento è previsto per le 21.
Fuochi d’Artificio
I veri protagonisti dopo la mezzanotte saranno i tradizionali fuochi d’artificio al Castel dell’Ovo. Il suggestivo spettacolo solitamente inizia intorno alle ore 01:30 e termina mezz’ora dopo, alle 02:00, lasciando come sempre a bocca aperta le migliaia di persone che assisteranno dal Lungomare o da altre postazioni più in alto.
Natale a Napoli alla Corte di Carlo di Borbone
Il 1° gennaio si terrà uno spettacolo curato dal Maestro Roberto De Simone per cominciare nel suo nome l’anno in cui cadono i 90 anni dello straordinario compositore. In programma nella Basilica di San Domenico Maggiore alle ore 17.30.
Puoi trovare maggiori informazioni e aggiornamenti sul sito del Comune.
Le gustose leccornie natalizie campane fanno capo alla secolare tradizione pasticcera napoletana: roccocò, susamielli, divino amore, zeppole e struffoli e ci conducono per mano nel periodo liturgico dell’avvento, a lunghe serate trascorse in casa, al gioco della tombola.
Le Zeppole o Antichi Scauratielli.
Tipiche della costiera sorrentina, sono ciambelline fritte preparate con una pasta a base di farina acqua latte ed anice, e condite con miele, riavulilli (per chi non lo sapesse sono microscopici confetti di svariati colori che ci riportano alla mente le decorazioni dei nostri alberelli di natale) e scorzette d’arancia.
Tra i mestieri napoletani esisteva anche quello della zeppolara che in strada friggeva queste ciambelle in strutto o grasso animale e le serviva ricoperte di miele.
Struffoli
Squisite palline dolci fritte e immerse nel miele. A Napoli non è Natale senza struffoli, quell’esplosione di gusto che fa tornare bambini ogni volta che si mangiano, dorati e variopinti dai riavulilli , e canditi di frutta.
L’origine degli struffoli è greca: il nome, deriva da strongulos, cioè pasta a forma sferica, arrotondata o incavata; anche questa preparazione è consolidata nella tradizione dolciaria napoletana, splendide erano le confezioni ad opera delle Monache dei conventi della Croce di Lucca e di quelle di S. Maria dello Splendore.
Una piccola curiosità, nella cucina greca, esiste un dolce simile, i Loukoumades, impastati con farina, uova, zucchero, noce moscata e conditi con miele aromatizzato al limone e cannella.
Mustacciuoli
I mustacciuoli hanno una forma romboidale, sono grandi circa 10-12 cm e sono ricoperti di una glassa di cioccolato, mentre all’interno sono caratterizzati da una pasta morbida dal sapore di miele e frutta candita.
Questi dolci sono amati in particolar modo dai bambini napoletani per la loro morbidezza e per il gusto che unisce miele e cioccolato.
Roccocò
Dolci a forma di ciambella, in cui il profumo degli agrumi rimanda il nostro pensiero al mediteranneo, alle sue coste ed ai suoi giardini in fiore.
Dolci impenetrabili, duri, adatto a chi ha denti solidi, il suo nome viene dal francese rocaille per la barocca e rotondeggiante forma di conchiglia.
È un biscotto particolarmente duro quindi può essere ammorbidito bagnandolo nel vermouth, nello spumante, nel vino bianco o nel marsala.
Divino Amore
La storia vuole che, nel XIII secolo, le monache di clausura del convento Divino Amore, situato nelle vicinanze di San Biagio dei Librai, preparassero queste dolcissime paste per rendere omaggio a Beatrice di Provenza, madre del re Carlo II D’Angiò. Oggi il convento non esiste più, ma la tradizione della preparazione del Divino Amore non si è mai fermata.
I napoletani amano gustarsi queste dolci paste ovali ricoperte da una glassa rosa di zucchero e farcite con mandorle, canditi misti, uova e confettura alle albicocche.
Susamiello
E’ uno di quei dolci che i napoletani vogliono sempre vedere sulla propria tavola imbandita a festa durante il periodo natalizio. Non chiamatelo però semplicemente biscotto. Si tratta, infatti, di un dolce a tutti gli effetti. Rispetto ai Roccocò di cui sono lontani parenti, i Susamielli sono un po’ più morbidi e hanno la caratteristica forma ad “S”. Devono il loro nome alla copertura con semi di sesamo e tra gli ingredienti adoperati per prepararli spiccano per aroma le noci tritate, il miele, la cannella, il pepe e la noce moscata.
Qual è il vostro dolce natalizio preferito, e soprattutto, perché?
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MURARIA – Napoli, dove i muri non dividono. Dal 13 maggio al 12 giugno 2022
Saranno i muri e le mura della città i protagonisti della XXVIII edizione del Maggio dei Monumenti che quest’anno mette al centro Muraria, il festival di street art promosso dal Comune di Napoli con il finanziamento della Città Metropolitana. La manifestazione si svolgerà dal 13 maggio al 12 giugno, con iniziative che interesseranno tutte le municipalità. Ispirato ad una visione che capovolge il concetto di muro, da simbolo di divisione a simbolo di unione, il cartellone del Maggio dei Monumenti 2022 ospiterà il programma di Muraria combinando aperture straordinarie con visite guidate, opere di arte pubblica, proiezioni cinematografiche nel sottosuolo, teatro di strada e passeggiate tematiche.
Le mura di Napoli hanno una caratteristica in comune coi napoletani, sono porose, come disse Walter Benjamin, perché proprio come le spugne, il tufo di cui sono fatte, assorbe e trasmette ciò che contiene, interagendo con il proprio ambiente. Questa osmosi tra interno ed esterno, tra sé e il proprio altro, è al centro delle azioni con le quali, con questa edizione del Maggio dei Monumenti, abbiamo voluto dare risalto ai nostri muri, intesi come pareti e mura di cinta, grotte e monumenti, chiese e palazzi, che verranno aperti, dipinti, recitati o attraversati da cittadini e turisti. In tal modo scopriremo nuovi volti di una Napoli mai così plurale, che sarà coinvolta in tutte le sue municipalità, accogliendo ospiti internazionali, tra street art, teatro di strada e cinema – letteralmente – underground. Il Maggio dei Monumenti valorizzerà, raccontando segni, sogni e misteri, la città dove i muri non dividono.
Una pasticceria esclusivamente senza glutine che presenta una vasta e golosa selezione di dolci dall’aspetto fantastico ma soprattutto con un sapore meraviglioso ed è difficile credere che siano senza glutine. Puoi trovare tutti i dolci più tipici della tradizione napoletana.
Ottime conoscenze sulle intolleranze, fornite con prodotti senza glutine. Tutte le varietà di pizza possono essere consumate senza glutine, così come la birra.
Posto piccolo e accogliente nel centro con un’offerta abbastanza vasta. Il cibo è delizioso ed economico, 100% senza glutine nel centro storico. Perfetto per una pausa pranzo con una focaccia, una parmigiana o dei crostini.
Grande cuore, grandi intenzioni, risultati sorprendenti! Tra una pizza e l’altra fate un salto in questo piccolo locale. Accanto all’Università, ti sentirai come un napoletano, mentre gusterai un’accogliente cucina italiana quotidiana (GF e/o vegana, ovviamente!). Il posto in sé è davvero piccolo, quindi è più adatto per il take away o per un pranzo informale.
Non è 100% gluten free ma per scoprirlo basta chiedere. I prezzi sono molto ragionevoli tenendo conto del gusto e della presentazione. Le dimensioni delle porzioni sono buone ed i piatti sono davvero gustosi. Personale molto cordiale e disponibile. Ristorante di fronte al Museo Archeologico Nazionale.
Mammina offre tante proposte senza glutine e senza lattosio: dalla pizza ai piatti di mare, come le cozze, le insalate con il polpo, e molto altro. Non perderti la frittura mista!
Ristorante accogliente e delizioso con prodotti selezionati di alta qualità esclusivamente senza glutine, dalla frittura ai primi fino ai secondi di mare. Il babà è la ciliegina sulla torta. Personale molto gentile e disponibile.
Questo ristorante vegetariano offre ricette GF e una vasta gamma di vini bio. Il menù è rigorosamente stagionale, quindi viene aggiornato quattro volte all’anno così come il ciclo produttivo naturale. È sempre possibile gustare alcuni piatti tipici della tradizione italiana rivisitati in chiave vegetariana, vegana oppure gluten free. Vicino al lungomare panoramico di Napoli.
Il nostro appartamento si trova in Vico Giganti, un vicolo della ZTL (Zona a Traffico Limitato) e non è possibile arrivare in macchina o parcheggiare, così come in tutto il centro storico di Napoli.
Il parcheggio privato più vicino è il Parking De Santo Gardes e si trova a soli 200 mt in Via San Giuseppe dei Ruffi, 8. E’ in una zona a traffico limitato, ma ti daranno un permesso temporaneo per raggiungere il garage. Tel.: +39 081 454314
Per entrambi, le tariffe saranno di circa € 25-35 al giorno.
L’alternativa più economica è parcheggiare l’auto al Parcheggio Brin in Via Benedetto Brin per massimo € 8 al giorno o al Quickparking Stazione Centrale in Piazza Nazionale per € 9-14 al giorno. Da questi parcheggi poi raggiungere facilmente l’appartamento in taxi.
Possiamo anche suggerire Napoli Centrale – Parcheggio in P.za Giuseppe Garibaldi, 137 con tariffa oraria di sosta € 2,50 per ogni ora o frazione o tariffa giornaliera di € 22. Da questo parcheggio poi raggiungere l’appartamento tramite metropolitana.
Per visitare Napoli, l’auto è sconsigliata.
Dal nostro appartamento tutti i siti di interesse, ristoranti, bar, pizzerie sono facilmente raggiungibili a piedi o in metro, le fermate metro più vicine distano 800mt.
Via libera del Cdm al nuovo decreto con il calendario del ritorno alla normalità. Dal 1° maggio il green pass sarà sostanzialmente archiviato.
In quali luoghi e a partire da quando non sarà più necessario il green pass?
Dal 1° aprile non sarà più richiesto nessun tipo di green pass (né base né rafforzato) per per mangiare o consumare un caffè in un tavolo all’aperto così come per le attività sportive, sempre all’aperto. Niente green pass anche per accedere a negozi e attività commerciali, uffici pubblici, poste, banche, musei. Oltre che per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale come metropolitane, autobus o tram (dove però continuerà a essere obbligatoria la mascherina Ffp2). Nessun tipo di green pass negli hotel e nelle strutture ricettive.
Dove e da quando servirà il green pass base?
Dal 1° al 30 aprile sarà sufficiente il green pass base (vaccino, guarigione o tampone negativo) per i trasporti a lunga percorrenza: (aerei, navi, treni Alta velocità e intercity, autobus di linea) e per «la partecipazione del pubblico agli eventi e alle competizioni sportive che si svolgono all’aperto»
Un certificato che ha cambiato in parte la nostra vita. In tempo di covid l’istituzione del green pass del governo ha modificato l’accesso ad alcuni luoghi della nostra quotidianità. A partire dai ristoranti e dai musei. Ma non solo: ci sono molti luoghi che vedono l’obbligo di green pass all’ingresso. Dal 6 Dicembre 2021 esiste il cosiddetto super green pass che spetta ai vaccinati e ai guariti dal Covid-19.
Dove è obbligatorio il super green pass (green pass rafforzato) Mezzi di trasporto, ristoranti all’aperto, alberghi, fiere. Dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza (allo stato attuale la scadenza è il 31 marzo 2022), si amplia l’uso del Green Pass Rafforzato in zona bianca e gialla a tutte le restanti attività per le quali finora bastava il tampone. Obbligo di vaccinazione (o guarigione) dunque anche per tutti i mezzi di trasporto pubblico (treni, pullman, aerei, tram, metro, bus); alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (battesimi, comunioni, matrimoni); sagre e fiere; congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di sci; piscine, sport di squadra anche all’aperto (come il calcetto); centri culturali, sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
I luoghi di cultura Super green pass obbligatorio all’ingresso per i luoghi di cultura inclusi cinema e teatri. Dovrà essere esibito o in forma cartacea, con il certificato scaricabile in pdf, oppure in forma digitale, con il qr code che può essere custodito nel proprio smartphone. Per luoghi di cultura si intende in particolare i musei di tutta Italia. Napoli e la Campania sono particolarmente interessate a questo, visto che qui ci sono alcune delle strutture museali e dei parchi archeologici più famosi del mondo. Per chi desidera visitare, per esempio, il Museo Archeologico Nazionale o gli scavi archeologici di Pompei sarà obbligatorio esibire il super green pass.
I bambini I minori di 12 anni non dovranno esibire il green pass in tutti i luoghi in cui invece i maggiori di 12 anni devono esibirlo. Fino ai 12 anni dunque il green pass è un documento facoltativo.
I nostri ospiti Per soggiornare presso la nostra casa vacanze è necessario quindi il super green pass fino al 31 Marzo 2022. I viaggiatori devono esibire il certificato verde al check-in. Dal 1 Aprile non sarà più richiesto nessun tipo di green pass.
Vuoi saperne di più? Leggi attentamente il sito ufficiale sul green pass.
Con “Ritmi di sole, di mare, di viaggio, di Sud”, si preannuncia nutrito il palinsesto della rassegna voluta dal Comune di Napoli e finanziata dalla Regione Campania.
Tre diverse e suggestive location ospiteranno dal 27 luglio al 1 ottobre 2021 la kermesse ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, nel pieno rispetto della vigente normativa anti-Covid: l’ex Base Nato di Bagnoli, la Grotta di Seiano e il Maschio Angioino.
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